martedì 31 dicembre 2013

Festeggeremo come inizio del nuovo anno 2014 la festa solenne di Maria SS. Madre di Dio con gli orari delle SS. Messa della Domenca.
Inoltre in tutte le chiese del mondo si celebra la giornata mondiale della Pace che quest'anno ha come titolo:"Fraternità, fondamento e via per la pace".
Mentre i cristiani di tutto il mondo ringraziano solennemente Dio con il TE DEUM, per il dono di un anno vissuto con gli immensi favori di Dio, il nuovo anno inizia con la consuetudine dell'inno: "VENI CREATOR SPIRITUS".
In questo anno dedicato alla famiglia, l'augurio migliore è che ognuno costruisca e faccia bella la propria famiglia in cui vive e tutti insieme costruiamo e facciamo bella anche la grande famiglia che è la nostra parrocchia dell'Assunta di Nervi.
AUGURI A TUTTI.
Buon 2014 ricco di buoni frutti e di immense soddisfazioni. p. Giacomo e p. Andrea.

sabato 21 dicembre 2013

AUGURI   DI  BUONE  FESTE  A  TUTTI

Siamo prossimi alla data della nascita di Gesù.

Attorno a noi ci sono le luci variopinte e le musiche natalizie.
Il nostro cuore è in festa, ma sappiamo di tante sofferenze, crisi e difficoltà nel mondo intero.
Anche quest’anno Gesù vuol nascere nella povertà dei fratelli e sorelle che vivono nella miseria o non conoscono altro che sofferenza e sfruttamento.

Ci guardiamo intorno per impegnarci ad alleviare le sofferenze dei più deboli e fragili.

La più dura povertà del nostro tempo è comunque non conoscere o ignorare Gesù Cristo.
Secondo Madre Teresa di Calcutta questa è "la prima povertà dei popoli" e non risparmia alcun angolo della terra.
Ovunque si parla di crisi economica e sociale. 

Ma la crisi più evidente è quella della mancanza di Ideali e Valori morali.

Chi possiede ricchezze è sempre più ingordo ed incontentabile, mentre chi è povero è sempre più in difficoltà.
Gesù vuole nascere anche quest’anno in mezzo alle ingiustizie, la crisi morale e le "strutture di peccato".
Maria SS. lo generò al mondo in mezzo all’indifferenza e tra gente che non l’ha accolto.
Ma i semplici e gli umili hanno aperto i loro regali a Gesù e gli hanno fatto festa.
Ogni giorno sentiamo dai rotocalchi le varie aggressioni alla vita, dal concepimento alla sua fine naturale.


Gesù anche oggi tramite il nostro impegno nella Fede e nell’Amore, viene ancora a operare con la Sua Legge dell’Amore.

Viviamo la crisi della famiglia, insostituibile cellula fondante di una società sana e di una Chiesa credibile.
Chiediamo a Gesù di fare le nostre famiglie belle come la sua di Nazareth.
Questo Natale ci fa riflettere anche sulla natura deturpata e sacrificata per gli egoismi degli uomini.
Collaboriamo per il rispetto dei beni comuni a tutti gli uomini della terra.
Assieme al Papa e alla Chiesa viviamo un anno speciale ed entusiasmante nell'annuncio del messaggio di verità e di amore del Vangelo. Tutto questo ci può rigenerare nella gioia vera.
E per il 2014 avremo sicuramente orizzonti di speranza consapevoli che il mondo può migliorare con la nostra collaborazione di ogni giorno.


Allora Auguri  di buone feste a tutti.    

IL PARROCO       P. Giacomo
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domenica 15 dicembre 2013

Presepio di S. Maria Assunta di Nervi (Caprafico) NATALE 2013




Da molti anni nella nostra Parrocchia si allestisce il presepe, ed
ogni anno ha sempre un miglioramento, con una cura minuziosa
di particolari. Quest’anno è stato fatto un salto di qualità, si è
voluto ambientare due tradizioni, quella locale del mondo antico
rurale e marinaro, seguito da quello medio orientale ambientato
nei luoghi dove nacque Gesù.
Il primo ambiente rievoca i contadini ed i pescatori dei secoli
scorsi, con le loro fatiche nei campi e nei vari mestieri. Il falegname
 con la pialla, il muratore con la cazuola, il fabbro con la forgia ed
il martello, il ciabattino alle prese con scarponi da aggiustare,
il Pescatore che cerca di riparare le sue reti, mentre ritorna dalla
pesca.
I contadini arano i campi col tiro dei muli, falciano il grano con la
falce, rifocillano i loro animali dopo la giornata di lavoro.
I pastori portano i loro doni, mentre alcune donne conversano del
grande avvenimento e portano i loro piccoli infanti a conoscere il
Salvatore.
L’altro lato è ambientato nella Terra Santa in lontananza si
intravede la Città Santa di Gerusalemme.
Ma il Salvatore è adagiato su poco fieno, fra un bue ed un asinello,
sotto una tenda, come dice il Profeta Isaia “ Egli stende il cielo
come un velo, lo spiega come una tenda dove abitare; egli riduce
a nulla i potenti e annienta i signori della terra”. Is. 40/ 22-23
Grazie a coloro cha hanno ideato e realizzato questo presepio:
Pastore Gino, Micheli Euro, Solimano Stefano e Curci Giovanni.

domenica 10 novembre 2013

Incontri biblici 2013/2014


Una proposta tutti coloro
che sono interessati a fare insieme
 un cammino di fede alla luce della Parola di Dio

Quest'anno seguiremo il metodo della Lectio Divina
guidati dal Vangelo di San Matteo.
Ogni secondo lunedì del mese, da ottobre a maggio,
al Collegio Emiliani (via Provana di Leyni 15) 
dalle 20.30 alle 22.00

14 ottobre - 11 novembre - 9 dicembre - 13 gennaio - 10 febbraio
10 marzo - 14 aprile - 12 maggio

venerdì 18 ottobre 2013

AGGIORNAMENTO DEL BLOG DELL'ASSUNTA


Presto riprenderemo con il servizio informazioni sulla parrocchia S. Maria Assunta in Nervi. Nel periodo estivo ci sono stati molti avvenimenti dalla festa dell'Assunta fino alla recente settimana dedicata alla spiritualità nella vicaria di NERVI-QUINTO. Ne parleremo....


Stiamo preparando una equipe che collabori a gestire periodicamente il Blog. Siamo già in tre.
Un saluto a tutti.

sabato 6 luglio 2013

Un periodo di grandi cambiamenti

La fine dell'anno pastorale 2012/2013 ha portato grandi cambiamenti nella nostra parrocchia.
Dopo otto anni di ministero in mezzo a noi, p. Paolo, per motivi di salute, ha dovuto rinunciare alla guida della parrocchia, per iniziare subito un periodo di riposo e cure, in vista di un nuovo impegno in una nuova comunità dei padri somaschi.
Nel frattempo p. Andrea ha assunto l'incarico di Amministratore parrocchiale, reggendo le attività ordinarie della parrocchia con l'aiuto di p. Ernesto e di tanti parrocchiani che hanno prestato il loro prezioso servizio.
Presto arriverà il nuovo parroco, inizierà a conoscere la comunità parrocchiale, festeggerà con noi la Vergine Assunta e con la fine dell'estate e l'inizio del nuovo anno pastorale inizierà anche ufficialmente il suo servizio tra noi.
Contiamo di avere qui in Parrocchia padre Paolo durante l'autunno, quando si sarà completamente ripreso, per ringraziarlo personalmente del tanto bene seminato in questi anni. Intanto preghiamo per lui, per il parroco che verrà e per tutta la nostra comunità parrocchiale.

domenica 16 giugno 2013

Nuovo orario delle messe domenicali

Da domenica 16 giugno per tutta l'estate è entrato in vigore il nuovo orario delle messe festive:

ore   9.00
ore 11.00
ore 12.15
ore 18.00

sabato 4 maggio 2013

Centro Estivo Emiliani 2013


Dal 10 giugno fino al 13 settembre per il secondo anno consecutivo aprirà il Centro Estivo Emiliani nei locali del Collegio. Il centro è destinato ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle medie. Tante le attività e le iniziative in programma.
Per informazioni più dettagliati si può telefonare all'economato del Collegio Emiliani 010.3202075.

Qui si può scaricare il volantino illustrativo in formato pdf.

Festa del perdono

Sabato 4 maggio alle 15.30, nella Chiesa dell'Emiliani, i bambini di III elementare si accosteranno per la prima volta al sacramento del perdono.

Campi Estivi 2013


QUI puoi scaricare il volantino con tutte le informazioni
QUI invece trovi il modulo di iscrizione da consegnare in parrocchia

mercoledì 17 aprile 2013

13-14 aprile Bivacco a Monteleco


Il 13-14 aprile siamo stati a Monteleco per il bivacco di primavera. Tanti ragazzi e tanti animatori, una bellissima giornata, una casa e tanti spazi accoglienti: due giorni bellissimi per tutti.

giovedì 4 aprile 2013

P. Fortunato è il nuovo padre provinciale dei padri somaschi


Questo pomeriggio ad Albano Laziale (Roma) il capitolo provinciale dei padri somaschi ha eletto superiore provinciale per l'Italia p. Fortunato Romeo, attuale rettore del Collegio Emiliani.
P. Fortunato è stato per anni vicario parrocchiale della nostra parrocchia, è ancora membro del consiglio pastorale e dirige il nostro coro: è uno di noi.
In questo nuovo ruolo continuerà a guidare la comunità del Collegio Emiliani e la nostra parrocchia.
Gioiamo per questa scelta e assicuriamo a p. Fortunato la nostra preghiera.

domenica 31 marzo 2013

Pasqua con Francesco: messaggio di pace


Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero, buona Pasqua! Che grande gioia per me potervi dare questo annuncio: Cristo è risorto! Vorrei che giungesse in ogni casa, in ogni famiglia, specialmente dove c’è più sofferenza, negli ospedali, nelle carceri…
Soprattutto vorrei che giungesse a tutti i cuori, perché è lì che Dio vuole seminare questa Buona Notizia: Gesù è risorto, c’è speranza per te, non sei più sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia! Sempre vince la misericordia di Dio.
Anche noi, come le donne discepole di Gesù, che andarono al sepolcro e lo trovarono vuoto, possiamo domandarci che senso abbia questo avvenimento (cfr Lc 24,4). Che cosa significa che Gesù è risorto? Significa che l’amore di Dio è più forte del male e della stessa morte; significa che l’amore di Dio può trasformare la nostra vita, far fiorire quelle zone di deserto che ci sono nel nostro cuore. Questo può farlo l'amore di Dio.
Questo stesso amore per cui il Figlio di Dio si è fatto uomo ed è andato fino in fondo nella via dell’umiltà e del dono di sé, fino agli inferi, all’abisso della separazione da Dio, questo stesso amore misericordioso ha inondato di luce il corpo morto di Gesù e lo ha trasfigurato, lo ha fatto passare nella vita eterna. Gesù non è tornato alla vita di prima, alla vita terrena, ma è entrato nella vita gloriosa di Dio e ci è entrato con la nostra umanità, ci ha aperto ad un futuro di speranza.
Ecco che cos’è la Pasqua: è l’esodo, il passaggio dell’uomo dalla schiavitù del peccato, del male alla libertà dell’amore, del bene. Perché Dio è vita, solo vita, e la sua gloria, siamo noi, è l’uomo vivente (cfr Ireneo, Adversus haereses, 4,20,5-7).
Cari fratelli e sorelle, Cristo è morto e risorto una volta per sempre e per tutti, ma la forza della Risurrezione, questo passaggio dalla schiavitù del male alla libertà del bene, deve attuarsi in ogni tempo, negli spazi concreti della nostra esistenza, nella nostra vita di ogni giorno. Quanti deserti, anche oggi, l’essere umano deve attraversare! Soprattutto il deserto che c’è dentro di lui, quando manca l’amore per Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di essere custode di tutto ciò che il Creatore ci ha donato e ci dona. Ma la misericordia di Dio può far fiorire anche la terra più arida, può ridare vita alle ossa inaridite (cfr Ez 37,1-14).
Allora, ecco l’invito che rivolgo a tutti: accogliamo la grazia della Risurrezione di Cristo! Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio, lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire tutto il creato e far fiorire la giustizia e la pace.
E così domandiamo a Gesù risorto, che trasforma la morte in vita, di mutare l’odio in amore, la vendetta in perdono, la guerra in pace. Sì, Cristo è la nostra pace e attraverso di Lui imploriamo pace per il mondo intero. 
Pace per il Medio Oriente, in particolare tra Israeliani e Palestinesi, che faticano a trovare la strada della concordia, affinché riprendano con coraggio e disponibilità i negoziati per porre fine a un conflitto che dura ormai da troppo tempo. Pace in Iraq, perché cessi definitivamente ogni violenza, e, soprattutto, per l’amata Siria, per la sua popolazione ferita dal conflitto e per i numerosi profughi, che attendono aiuto e consolazione. Quanto sangue è stato versato! E quante sofferenze dovranno essere ancora inflitte prima che si riesca a trovare una soluzione politica alla crisi? 
Pace per l’Africa, ancora teatro di sanguinosi conflitti. In Mali, affinché ritrovi unità e stabilità; e in Nigeria, dove purtroppo non cessano gli attentati, che minacciano gravemente la vita di tanti innocenti, e dove non poche persone, anche bambini, sono tenuti in ostaggio da gruppi terroristici. Pace nell’est della Repubblica Democratica del Congo e nella Repubblica Centroafricana, dove in molti sono costretti a lasciare le proprie case e vivono ancora nella paura.
Pace in Asia, soprattutto nella Penisola coreana, perché si superino le divergenze e maturi un rinnovato spirito di riconciliazione.
Pace a tutto il mondo, ancora così diviso dall’avidità di chi cerca facili guadagni, ferito dall’egoismo che minaccia la vita umana e la famiglia, egoismo che continua la tratta di persone, la schiavitù più estesa in questo ventunesimo secolo (...) Pace a tutto il mondo, dilaniato dalla violenza legata al narcotraffico e dallo sfruttamento iniquo delle risorse naturali! Pace a questa nostra Terra! Gesù risorto porti conforto a chi è vittima delle calamità naturali e ci renda custodi responsabili del creato.
Cari fratelli e sorelle, a tutti voi che mi ascoltate da Roma e da ogni parte del mondo, rivolgo l’invito del Salmo: «Rendete grazie al Signore perché è buono, / perché il suo amore è per sempre. / Dica Israele: / “Il suo amore è per sempre”» (Sal 117,1-2).


Pasqua con Francesco: la veglia



Cari fratelli e sorelle!
1. Nel Vangelo di questa Notte luminosa della Veglia Pasquale incontriamo per prime le donne che si recano al sepolcro di Gesù con gli aromi per ungere il suo corpo (cfr Lc 24,1-3). Vanno per compiere un gesto di compassione, di affetto, di amore, un gesto tradizionale verso una persona cara defunta, come ne facciamo anche noi. Avevano seguito Gesù, l’avevano ascoltato, si erano sentite comprese nella loro dignità e lo avevano accompagnato fino alla fine, sul Calvario, e al momento della deposizione dalla croce. Possiamo immaginare i loro sentimenti mentre vanno alla tomba: un certa tristezza, il dolore perché Gesù le aveva lasciate, era morto, la sua vicenda era terminata. Ora si ritornava alla vita di prima. Però nelle donne continuava l’amore, ed è l’amore verso Gesù che le aveva spinte a recarsi al sepolcro. Ma a questo punto avviene qualcosa di totalmente inaspettato, di nuovo, che sconvolge il loro cuore e i loro programmi e sconvolgerà la loro vita: vedono la pietra rimossa dal sepolcro, si avvicinano, e non trovano il corpo del Signore. E’ un fatto che le lascia perplesse, dubbiose, piene di domande: “Che cosa succede?”, “Che senso ha tutto questo?” (cfr Lc 24,4). Non capita forse anche a noi così quando qualcosa di veramente nuovo accade nel succedersi quotidiano dei fatti? Ci fermiamo, non comprendiamo, non sappiamo come affrontarlo. La novità spesso ci fa paura, anche la novità che Dio ci porta, la novità che Dio ci chiede. Siamo come gli Apostoli del Vangelo: spesso preferiamo tenere le nostre sicurezze, fermarci ad una tomba, al pensiero verso un defunto, che alla fine vive solo nel ricordo della storia come i grandi personaggi del passato. Abbiamo paura delle sorprese di Dio; abbiamo paura delle sorprese di Dio! Egli ci sorprende sempre!
Fratelli e sorelle, non chiudiamoci alla novità che Dio vuole portare nella nostra vita! Siamo spesso stanchi, delusi, tristi, sentiamo il peso dei nostri peccati, pensiamo di non farcela? Non chiudiamoci in noi stessi, non perdiamo la fiducia, non rassegniamoci mai: non ci sono situazioni che Dio non possa cambiare, non c’è peccato che non possa perdonare se ci apriamo a Lui.
2. Ma torniamo al Vangelo, alle donne e facciamo un passo avanti. Trovano la tomba vuota, il corpo di Gesù non c’è, qualcosa di nuovo è avvenuto, ma tutto questo ancora non dice nulla di chiaro: suscita interrogativi, lascia perplessi, senza offrire una risposta. Ed ecco due uomini in abito sfolgorante, che dicono: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto» (Lc 24, 5-6). Quello che era un semplice gesto, un fatto, compiuto certo per amore - il recarsi al sepolcro – ora si trasforma in avvenimento, in un evento che cambia veramente la vita. Nulla rimane più come prima, non solo nella vita di quelle donne, ma anche nella nostra vita e nella storia dell’umanità. Gesù non è morto, è risorto, è il Vivente! Non è semplicemente tornato in vita, ma è la vita stessa, perché è il Figlio di Dio, che è il Vivente (cfr Nm 14,21-28; Dt 5,26; Gs 3,10). Gesù non è più nel passato, ma vive nel presente ed è proiettato verso il futuro, è l’«oggi» eterno di Dio. Così la novità di Dio si presenta davanti agli occhi delle donne, dei discepoli, di tutti noi: la vittoria sul peccato, sul male, sulla morte, su tutto ciò che opprime la vita e le dà un volto meno umano. E questo è un messaggio rivolto a me, a te, cara sorella e caro fratello. Quante volte abbiamo bisogno che l’Amore ci dica: perché cercate tra i morti colui che è vivo? I problemi, le preoccupazioni di tutti i giorni tendono a farci chiudere in noi stessi, nella tristezza, nell’amarezza… e lì sta la morte. Non cerchiamo lì Colui che è vivo!Accetta allora che Gesù Risorto entri nella tua vita, accoglilo come amico, con fiducia: Lui è la vita! Se fino ad ora sei stato lontano da Lui, fa’ un piccolo passo: ti accoglierà a braccia aperte. Se sei indifferente, accetta di rischiare: non sarai deluso. Se ti sembra difficile seguirlo, non avere paura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la pace che cerchi e la forza per vivere come Lui vuole. 
3. C’è un ultimo semplice elemento che vorrei sottolineare del Vangelo di questa luminosa Veglia Pasquale. Le donne si incontrano con la novità di Dio: Gesù è risorto, è il Vivente! Ma di fronte alla tomba vuota e ai due uomini in abito sfolgorante, la loro prima reazione è di timore: «tenevano il volto chinato a terra» - nota san Luca -, non avevano il coraggio neppure di guardare. Ma quando ascoltano l’annuncio della Risurrezione, l’accolgono con fede. E i due uomini in abito sfolgorante introducono un verbo fondamentale: «Ricordatevi come vi parlò, quando era ancora in Galilea… Ed esse si ricordarono delle sue parole» (Lc 24,6.8). E’ l’invito a fare memoria dell’incontro con Gesù, delle sue parole, dei suoi gesti, della sua vita; ed è proprio questo ricordare con amore l’esperienza con il Maestro che conduce le donne a superare ogni timore e a portare l’annuncio della Risurrezione agli Apostoli e a tutti gli altri (cfr Lc 24,9). Fare memoria di quello che Dio ha fatto e fa per me, per noi, fare memoria del cammino percorso; e questo spalanca il cuore alla speranza per il futuro. Impariamo a fare memoria di quello che Dio ha fatto nella nostra vita!
In questa Notte di luce, invocando l’intercessione della Vergine Maria, che custodiva ogni avvenimento nel suo cuore (cfr Lc 2,19.51), chiediamo che il Signore ci renda partecipi della sua Risurrezione: ci apra alla sua novità che trasforma, alle sorprese di Dio; ci renda uomini e donne capaci di fare memoria di ciò che Egli opera nella nostra storia personale e in quella del mondo; ci renda capaci di sentirlo come il Vivente, vivo ed operante in mezzo a noi; ci insegni ogni giorno a non cercare tra i morti Colui che è vivo. Amen. 


Notiziario Pasqua 2013


E' uscito il nuovo numero del Notiziario Parrocchiale.
E' possibile scaricarlo in formato pdf cliccando qui

Buona Pasqua!



Il Signore Gesù ha vinto la morte con la potenza della sua Resurrezione.
Buona Pasqua a tutti!

sabato 30 marzo 2013

Una sola parola: la croce



Le parole di papa Francesco al termine della via crucis al Colosseo
Cari fratelli e sorelle, vi ringrazio di aver partecipato numerosi a questo momento di intensa preghiera. E ringrazio anche tutti coloro che si sono uniti a noi tramite i mezzi di comunicazione, specialmente le persone malate e anziane. Non voglio aggiungere tante parole. In questa notte deve rimanere una sola parola, che è la Croce stessa. La Croce di Gesù è la Parola con cui Dio ha risposto al male del mondo. A volte ci sembra che Dio non risponda al male, che rimanga in silenzio. In realtà Dio ha parlato, ha risposto, e la sua risposta è la Croce di Cristo: una Parola che è amore, misericordia, perdono. E' anche giudizio: Dio ci giudica amandoci. Ricordiamo questo: Dio ci giudica amandoci. Se accolgo il suo amore sono salvato, se lo rifiuto sono condannato, non da Lui, ma da me stesso, perché Dio non condanna, Lui solo ama e salva. Cari fratelli, la parola della Croce è anche la risposta dei cristiani al male che continua ad agire in noi e intorno a noi. I cristiani devono rispondere al male con il bene, prendendo su di sé la Croce, come Gesù. Questa sera abbiamo sentito la testimonianza dei nostri fratelli del Libano: sono loro che hanno composto queste belle meditazioni e preghiere. Li ringraziamo di cuore per questo servizio e soprattutto per la testimonianza che ci danno. Lo abbiamo visto quando il Papa Benedetto è andato in Libano: abbiamo visto la bellezza e la forza della comunione dei cristiani di quella Terra e dell'amicizia di tanti fratelli musulmani e di molti altri. E' stato un segno per il Medio Oriente e per il mondo intero: un segno di speranza. Allora continuiamo questa Via Crucis nella vita di tutti i giorni. Camminiamo insieme sulla via della Croce, camminiamo portando nel cuore questa Parola di amore e di perdono. Camminiamo aspettando la Risurrezione di Gesù, che ci ama tanto. E' tutto amore.

venerdì 29 marzo 2013

Venerdì santo: via crucis dei ragazzi


Alle tre un gruppetto dei nostri ragazzi, insieme alle mamma, agli animatori e alle catechiste hanno celebrato insieme la via crucis nel chiostro del Collegio Emiliani.
Un momento vissuto in raccoglimento e silenzio, per ripercorrere le tappe del cammino di Gesù verso la croce.
Prima di andare via ognuno ha lasciato un lumino acceso davanti alla croce.



Giovedì santo: l'altare della reposizione



Un bellissimo altare della reposizione, con una vera barca - simbolo dell'anno della fede - ha accolto l'Eucaristia al termine della celebrazione del giovedì santo.

Giovedì santo: giornata del pane azzimo


Con più di sessanta ragazzi del catechismo anche quest'anno abbiamo vissuto un giovedì santo molto speciale. Al mattino abbiamo approfondito il significato dell'eucaristia e della pasqua con una visita guidata al Museo diocesano. Siamo poi stati ospitati dalla Parrocchia S. Maria Maddalena - in centro - per il pranzo e per fare il pane azzimo, distribuito come sempre alla fine della messa della cena del Signore.

Durante la messa p. Paolo ha lavato i piedi a 12 dei ragazzi che quest'anno faranno la prima comunione.


giovedì 28 marzo 2013

Giovedì santo: Ed io sono disposto a servire e aiutare l'altro?


Oggi papa Francesco ha celebrato la messa della cena del Signore nel Carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma. Prima di lavare e baciare i piedi a 10 ragazzi e 2 ragazze ha tenuto una brevissima omelia.
Questo è commovente. Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli. Pietro non capiva nulla, rifiutava. Ma Gesù gli ha spiegato. Gesù – Dio – ha fatto questo! E Lui stesso spiega ai discepoli: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come ho fatto io» (Gv 13,12-15). E’ l’esempio del Signore: Lui è il più importante e lava i piedi, perché fra noi quello che è il più alto deve essere al servizio degli altri. E questo è un simbolo, è un segno, no? Lavare i piedi è: "io sono al tuo servizio". E anche noi, fra noi, non è che dobbiamo lavare i piedi tutti i giorni l’uno all’altro, ma che cosa significa questo? Che dobbiamo aiutarci, l’un l’altro. A volte mi sono arrabbiato con uno, con un’altra … ma… lascia perdere, lascia perdere, e se ti chiede un favore, fatelo. Aiutarci l’un l’altro: questo Gesù ci insegna e questo è quello che io faccio, e lo faccio di cuore, perché è mio dovere. Come prete e come vescovo devo essere al vostro servizio. Ma è un dovere che mi viene dal cuore: lo amo. Amo questo e amo farlo perché il Signore così mi ha insegnato. Ma anche voi, aiutateci: aiutateci sempre. L’un l’altro. E così, aiutandoci, ci faremo del bene. Adesso faremo questa cerimonia di lavarci i piedi e pensiamo, ciascuno di noi pensi: "Io davvero sono disposta, sono disposto a servire, ad aiutare l’altro?". Pensiamo questo, soltanto. E pensiamo che questo segno è una carezza di Gesù, che fa Gesù, perché Gesù è venuto proprio per questo: per servire, per aiutarci.

domenica 24 marzo 2013

Le parole di papa Francesco: domenica delle Palme


Stamattina papa Francesco, dopo la lettura della passione secondo Luca, si è rivolto all'assemblea con una bellissima omelia, incentrata su tre parole: gioia, croce, giovani.

Qui possiamo rivedere e risentire l'omelia.


Settimana Santa 2013


GIOVEDì SANTO 28 marzo

Ore 9.00 Lodi mattutine
Dalla mattina al pomeriggio: pane azzimo per i ragazzi del catechismo
Ore 18.00 Messa della cena del Signore

Venerdì santo 29 marzo
Ore 9.00 Lodi mattutine
Ore 9.30-12.00 Confessioni
Ore 15.00 Via crucis per i ragazzi al Collegio Emiliani
Ore 15.00: Le sette parole di Gesù in croce
Ore 18.00 Celebrazione della passione del Signore
Ore 21.00 Via crucis vicariale ai parchi di Nervi

Sabato santo 30 marzo
Ore 9.00 Lodi mattutine
Ore 9.30-12.00/ 16.30-19.30 Confessioni
Ore 22.00 Veglia pasquale

Domenica di pasqua 31 marzo
Messe alle ore 8.30 – 9.30 – 11.00 – 12.15 – 18.00

Lunedì dell’angelo 1 aprile
Messe alle ore 9.00 - 11.00 -18.00 

sabato 23 marzo 2013

Domenica delle Palme


24 marzo 2013
Domenica delle palme

ore 10.30 benedizione delle palme e degli ulivi al Collegio Emiliani
processione fino alla Chiesa dell'Assunta
celebrazione della santa messa

altre messe in parrocchia alle ore 8.30-9.30-12.15-18.00
al Collegio Emiliani alle ore 11.30 e 18.30