martedì 24 novembre 2015

ORARIO DELLE FUNZIONI

La comunità parrocchiale si stringe in preghiera per accompagnare Padre Giacomo Gianolio nella gioia eterna del Paradiso.

LUNEDI 23 NOVEMBRE

ore 17:30   Rosario comunitario in parrocchia
ore 19:15   Vespri dei defunti nella Chiesa del Collegio
ore 20:45   Veglia di preghiera in parrocchia

MARTEDI 24 NOVEMBRE

ore 17:00   Preghiera con i ragazzi del catechismo
ore 17:30   Rosario comunitario in parrocchia
ore 21:00   Celebrazione eucaristica in parrocchia

MERCOLEDI 25 NOVEMBRE

ore 17:00   Preghiera con i ragazzi del catechismo
ore 19:00   Arrivo della salma di P. Giacomo in parrocchia
ore 21:00   Celebrazione eucaristica in parrocchia

GIOVEDI 26 NOVEMBRE

dalle 8:00   Preghiera personale in chiesa
ore 10:30   Celebrazione delle esequie

lunedì 23 novembre 2015

Grazie Padre Giacomo


Ieri nella ricorrenza della festa di Cristo Re ha raggiunto il " Padre ".

In punta di piedi e con il sorriso sulle labbra è entrato nella nostre vite portando gioia, voglia di condividere, entusiasmo e amicizia.
E' riuscito ad avvicinare alla parrocchia persone diverse tra loro per estradizione, cultura, interessi, età rendendole partecipi in modo attivo e formando un gruppo che giorno dopo giorno si è cementificato e ha contribuito  a rendere più viva la parrocchia di S.M.Assunta.

Grazie Padre Giacomo per tutto quello che hai fatto e che la tua opera continuerà a fare, ci lasci fisicamente ma continuerai a vivere nei nostri cuori e a guidare le nostre menti sulla retta via.

Grazie  a nome di tutti i tuoi parrocchiani che in questi anni ti hanno amato e stimato.



I funerali si svolgeranno giovedi  26 alle ore 10:30 presso la chiesa S.M. Assunta



mercoledì 4 novembre 2015

IL VANGELO E' LA NOSTRA FORZA

VANGELO DA VIVERE


«Perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17, 21)
Cosa sognano i genitori per i figli se non che si vogliano bene, si aiutino, vivano uniti tra loro? E qual è il loro più grande dispiacere se non quello di vederli divisi per gelosie, interessi economici, fino al punto da arrivare a non parlarsi più? Anche Dio ha sognato da tutta l’eternità la propria famiglia unita nella comunione d’amore dei figli con lui e tra di loro.  il dono più grande che egli può implorare per tutti noi: Ti prego, Padre,
«Perché tutti siano una sola cosa».
Ogni famiglia porta l’impronta dei genitori. Così quella creata da Dio. Dio è Amore non soltanto perché ama la sua creatura, ma è Amore in se stesso, nella reciprocità del dono e della comunione, da parte di ognuna delle tre divine Persone verso le altre. 
Il modello della nostra unità è niente meno che l’unità esistente tra il Padre e Gesù. Sembra impossibile, tanto essa è profonda. 
È proprio questa l’opera di Gesù, fare di tutti noi una cosa sola, come lui lo è con il Padre, una sola famiglia, un solo popolo. Per questo si è fatto uno di noi, si è caricato delle nostre divisioni e dei nostri peccati inchiodandoli sulla croce.
Egli stesso ha indicato la strada che avrebbe percorso per portarci all’unità: «Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me» (Gv 12, 32). Come profetizzato dal sommo sacerdote, «doveva morire (…) per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi» (Gv 11, 52). Nel suo mistero di morte e risurrezione, ha riassunto tutto in sé (cf. Ef 1,10), ha ricreato l’unità spezzata dal peccato, ha rifatto la famiglia attorno al Padre e ci ha resi nuovamente fratelli e sorelle tra di noi. La sua missione Gesù l’ha compiuta. Adesso rimane la nostra parte, la nostra adesione, il nostro “sì” alla sua preghiera:
«Perché tutti siano una sola cosa»
Qual è il nostro contributo all’adempimento di questa preghiera?  Se questo è il sogno di Dio vogliamo che sia anche il nostro sogno, intanto, prima di ogni decisione, di ogni scelta, di ogni azione, potremmo domandarci: serve per costruire l’unità, è il meglio in vista dell’unità? Dovremmo infine correre là dove le disunità sono più evidenti e prenderle su di noi, come ha fatto Gesù. Possono essere attriti in famiglia o tra persone che conosciamo, tensioni che si vivono nel quartiere, disaccordi nell’ambiente di lavoro, in parrocchia, tra le Chiese. Non sfuggire i dissidi e le incomprensioni, non restare indifferenti, ma portarvi il proprio amore fatto di ascolto, di attenzione all’altro, di condivisione del dolore che nasce da quella lacerazione. E soprattutto vivere in unità con quanti sono disponibili a condividere l’ideale di Gesù e la sua preghiera, senza dare peso a malintesi o a divergenze di idee, contenti del “meno perfetto in unità che del più perfetto in disunità”, accettando con gioia le differenze, anzi considerandole una ricchezza per un’unità che non è mai riduzione a uniformità. Sì, questo a volte ci metterà in croce, ma è proprio la strada che Gesù ha scelto per rifare l’unità della famiglia umana, la strada che anche noi vogliamo percorrere con lui.
Fabio Ciardi

LA FAMIGLIA E' PREZIOSA AGLI OCCHI DELLA CHIESA

Giornata col cardinale.

Da due anni la famiglia è al centro dell'attenzione della chiesa. 
In particolare a Genova il 
card. Bagnasco ha seguito il cammino 
di studio, di preparazione, di formazione 
per le coppie in difficoltà. Sabato 
eravamo in festa. Eravamo tanti. 
Incontri, relazioni, scambi, domande... 
Tanta voglia di arricchirsi a vicenda. Il Cardinale ci ha intrattenuti a lungo 
sui lavori del sinodo che è costato 
impegno e sacrificio, ma come 
ha detto il Papa porterà molti frutti. 
Ne abbiamo bisogno.