lunedì 16 febbraio 2015

Il prossimo è chiunque ci passa accanto

sabato 14 febbraio 2015

CHE FORZA IL CARNEVALE DEI RAGAZZI....

 Andare incontro alle diversità. 
Non cerchiamo scuse all’Amore. Il prossimo è chiunque ci passa accanto, povero o ricco, bello o brutto; ignorante o dotto, santo o peccatore, della tua patria ostraniero, sacerdote o laico; chiunque incontriamo ogni giorno.




Proviamo ad amare chi ci sfiora nel momento presente della vita e scopriremo nell’animo nostro nuovi germogli di forze, prima non conosciute: esse daranno sapore alla nostra vita e risponderanno ai nostri perché.

mercoledì 11 febbraio 2015

MONS. NICOLO', VESCOVO AMICO DI TUTTI.

IL NUOVO VESCOVO AUSILIARE DI GENOVA.

IL SOLE SPLENDEVA OGGI SUL CIELO DI GENOVA. L'ARIA ERA FRIZZANTE E SULLE ALTURE SI VEDEVA LA NEVE. NEL CUORE DELLA GENTE TANTA GIOIA. LA CATTEDRALE ERA GREMITA DI GENTE.
         
Non lo avevamo mai visto vestito di rosso e col tricorno in testa.... Certo che ci dovremo abituare. Lui sempre coi Gins, scarpe da ginnastica, zainetto a spalla ed ultimamente anche l'abito nero, lungo, da prete, tradizionale quando frequentava la curia...

Un giorno memorabile per tutta le chiesa ed in particolar modo per la Chiesa di Genova per l'ordinazione festosa di Mons. Nicolo' a Vescovo ausiliare della nostra diocesi. Amico di tantissimi giovani e di tutte le realtà che riguardano la pastorale giovanile. Lo aspettiamo presto anche nella nostra parrocchia di Nervi.
Tantissimi vescovi e sacerdoti oggi in cattedrale. L'emozione era sul volto di tutti. Col papa Francesco succedono avvenimenti belli nella chiesa... lo dicono tutti.

sabato 7 febbraio 2015

S. GIROLAMO EMILIANI: UN SANTO ATTUALE.

TRATTI DI UN SANTO SPECIALE.

Risultati immagini per GIROLAMO EMILIANI

8 febbraio: FESTA DI SAN GIROLAMO EMILIANI Fondatore dei Padri Somaschi.

Così S. Girolamo compendia nell'ultima sua lettera il cammino ascetico che devono percorrere i Servi dei Poveri che poi diventeranno i Padri Somaschi:« Non sanno che si sono offerti a Cristo, che stanno nella sua casa e mangiano del suo pane e si fanno chiamare Servi dei Poveri di Cristo? Come dunque vogliono compiere ciò che hanno promesso, senza carità né umiltà di cuore, senza sopportare il prossimo, senza cercare la salvezza del peccatore e pregare per lui, senza mortificazione…senza obbedienza e senza rispetto delle buone usanze stabilite? » Un santo molto esigente.

8 febbraioSAN GIROLAMO EMILIANIconfessore e fondatore
San Girolamo Miani (o Emiliani) nacque a Venezia nel 1486. Intraprese la vita militare, ma questa non lo soddisfava. Fatto prigioniero pregò la vergine Maria e fu liberato. Abbandonò la vita militare consacrandosi al soccorso dei poveri e dei derelitti, vendendo i propri averi e distribuendoli.
Si dedicò in modo particolare ai bambini orfani e poveri fondando tra l'altro l'Ospedale degli Incurabili di Venezia, la bottega degli orfani a S. Rocco e una casa per prostitute pentite.
La sua esperienza spirituale matura attraverso il movimento del Divino Amore, con l'influenza di personaggi come Gaetano da Thiene (fondatore dei teatini) e il cardinale Gian Pietro Carafa, poi papa Paolo IV. Fu chiamato da vescovi della Lombardia e del Veneto ad ordinare le opere di carità delle loro diocesi. Nel 1532 fondò l'Ordine dei Chierici Regolari di Somasca.
Morì nella cittadina di Somasca (Lecco) l'8 febbraio 1537 per aver contratto la peste dai malati che curava durante una terribile epidemia che aveva colpito la Valle di S. Martino.
Fu canonizzato nel 1767, il suo culto liturgico fu fissato dalla Chiesa il 20 luglio, data che rimase in vigore sino agli anni del Concilio Vaticano II; dopo il Concilio la festa liturgica è stata spostata all'8 febbraio (in cui sin dal XVI secolo si è sempre celebrato il ricordo della morte).
La forma corretta del cognome è Miani, come appare dalla firma autografa su alcune sue lettere, mentre Emiliani risulta essere la latinizzazione del nome e la sua nobilizzazione (discendenti dalla famiglia degli Emili).

martedì 3 febbraio 2015

RISVEGLIARE IL MOMDO CON L'AMORE.

FESTA DELLA VITA CONSACRATA A GENOVA IN CATTEDRALE

Oggi 2 FEBBRAIO per i religiosi è stata una occasione di incontro e di gioiosa riflessione. Ci siamo trovati in tanti col cardinale per pregare insieme. Oggi anche festa della luce, festa della candelora, festa della vita, festa della gioia. I consacrati sono gioiosi. Lo hanno dimostrato coi canti liturgici, con le preghiere vive e concrete, con il salutarsi cordialmente e con il conoscersi più in profondità. E' veramente un anno speciale, questo voluto dal papa, per celebrare la bellezza dei carismi delle svariate congregazioni. Crediamo anche ad un risveglio della vita dei consacrati per infuocare il mondo dell'Amore di Cristo.

VITA EVANGELICA

lunedì 2 febbraio 2015

GLI AUGURI DEL PAPA PER LA VITA CONSACRATA

In un mondo privo di valori e di Ideali è difficile trovare la gioia a buon mercato. Ma dove ci sono consacrati,convinti, vivi, impegnati, belli ed entusiasti per la loro consacrazione, lì trovi la vera gioia. E' quello che ci dice il papa a noi religiosi nell'anno dedicato alla vita consacrata. Ci chiede di contagiare il mondo triste, freddo,deluso, povero di fede, sbandato, con il contagio dell'Amore che porta i frutti della gioia, pace e serenità interiore. Oggi in cattedrale a Genova ho visto tanti consacrati con volti raggianti di luce. Stanno contagiando il mondo con la semplicità della vita evangelica.

domenica 1 febbraio 2015

BENEDIZIONI 2015

PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA – 16167 GE-NERVI Via Oberdan, 18 
PROGRAMMA BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE 2015
Siate benedetti nel nome del Signore e della Madonna. 
  AVVISI IMPORTANTI
·        Anche quest’anno passeremo in tutte le famiglie come gli altri anni.
·        CHIEDIAMO LA COLLABORAZIONE DI VOLONTARI CHE METTANO IL CARTELLO DI AVVISO NEI CONDOMINI.
·        Il Parroco partirà alle ore 14,30 fino alle ore 18-19
·        Si prega di attendere con pazienza e con calma.
·        Abbiamo necessità di aggiornare i dati dell’archivio parrocchiale.
·        Se riscontrate degli errori nel programma dell’itinerario, comunicatelo.
·        Non è necessario che prepariate nessun tipo di ristoro.
·        Le offerte andranno per i prossimi lavori in Chiesa e alla “Vela” che necessita di un mini ascensore per i bambini ammalati, in cura al Gaslini.
·        Un saluto in attesa di incontrarvi presto. P. Giacomo- parroco-

Parrocchia S. M. Assunta di NERVI  - 010.3202097
ITINERARIO  BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE  2015
                                                (ORE 14,30 – 19,00 circa)
FEBBRAIO   2015

Martedì          3      Vico Nereo e Salita Montetto

Mercoledì      4       Via Gazzolo dal n° 1 al n° 13

Giovedì           5      Via Ganduccio dal n° 1 al n° 14
Venerdì           6      Via Caboto e Passeggiata Garibaldi

Lunedì            9       Via Oberdan n. 43,45,49,51,36-38-40

Martedì          10      Via Oberdan dal n° 1 al n° 41 (dispari)
Mercoledì.      11    Via Oberdan dal n° 2 al n° 20 (pari)
Giovedì           12    Via Oberdan n. 22,24,24A
Venerdì          13     Via Oberdan n. 24B,24C,24D

Lunedì          16     Via Oberdan n. 26A,26B
Martedì         17     Via Provana di Leyni dal n° 1 al n° 29
Giovedì          19     Via Santorre n. 2,7
Venerdì        20     Via Santorre n. 3,5,9

Lunedì          23     Via Santorre n. 4,4A,6,8
Martedì        24     Via Santorre n. 10,10A,10B
Mercoledì      25     Via Santorre n. 12,12A,12B,12C
Giovedì          26     Via Santorre n. 14A,14B,16
MARZO  2015
Lunedì           2       Via Santorre n. 11,13
Martedì          3       Via Santa Maria Assunta
Mercoledì       4       Via Murcarolo dal n° 1 al n°
Giovedì           5        Via Murcarolo n. 6,7
Venerdì          6        Via Murcarolo n.8,  8°

Lunedì            9      Via Missolungi
Martedì         10     Via Murcarolo dal n° 9 al n° 20
Mercoledì       11     Via Pessale
Giovedì           12     Via Drago e Via delle Piazze
Venerdì          13     Passo Moglia

Lunedì          16     Via Bettolo dal n° 14 al n° 23
Martedì         17     Via Bettolo dal n° 24 al n° 41
Mercoledì      18     Via Bettolo dal n° 42 al n° 91
Giovedì          19     Via Bettolo dal n° 93 al n° 119
Venerdì          20    Via Bettolo dal n° 135 al n° 191

Lunedì          23     Via Niccolini n. dispari
Martedì         24     Corso Europa n. 1833,1837,1857,1859
Mercoledì      25     Corso Europa n. 1798,1802,1808
Giovedì          26     Corso Europa n. 1820,1822,1896
Venerdì         27     Corso Europa n. 1900,1910,1912,1916
APRILE  2015
Martedì         7       Via alla Contadina e  Via Spra
Mercoledì      8       Via Romana Murcarolo dal n° 1 al n° 9
Giovedì          9       Via Romana Murcarolo dal n° 11 al n° 18A
Venerdì         10     Via Romana Murcarolo n. 18B,18C

Lunedì          13     Via Romana Murcarolo n. 20,22,24

Martedì         14     Via Romana Murcarolo n. 26,26A

Mercoled       15     Via Romana Murcarolo n. 28,30
Giovedì          16     Via Monte Moro di Quinto
Venerdì         17     Via Ghiglini n. 2,2A,4

Lunedì          20      Via Ghiglini n. 3,5
Martedì         21     Via alla Scogliera e Via Moglia
Mercoledì     22      Via Gianelli n. 57,59,63,65,69

Giovedì         23      Via Gianelli n. 76,78,80,82,84,9



venerdì 30 gennaio 2015

VITA è ... INNAMORARSI DI DIO

 Dio ama, ed amare significa donarsi, ed ecco la creazione. 
   
Dio ama e amare è parlare per farsi conoscere, ed ecco la rivelazione. 
Dio ama ed amare è rendersi simile all'amato, ed ecco l'Incarnazione. 
Amare è soffrire per l'amato, ed ecco la Redenzione. Amare è vivere vicino all'amato, ed ecco l'Eucaristia. 
Amare è fondersi con l'amato, ed ecco la Comunione. Amare è vivere e godere per sempre con l'amato, ecco la vita eterna e il Paradiso.


 In questo modo, contemplando questo meraviglioso piano S. Paolo chiama Dio: "Il Dio dell'Amore" (2 Cor 13,4). 











mercoledì 21 gennaio 2015

LA CHIESA E IL MALE ( in preparazione alla Benedizione delle case)

Che autorità ha la Chiesa per liberare l’uomo dal male?

Nel suo ultimo saggio don Pietro Cantoni confuta molti preconcetti intorno al demonio e agli esorcismi

di Alessio Biagioni
Leggendo il libro di don Pietro Cantoni, L’oscuro signore – Introduzione alla demonologia(Sugarco, Milano, 2013), mi è tornato in mente subito l’episodio che mesi fa ha sorpreso tutti i mass media e gli “opinionisti”: l’esorcismo effettuato da papa Francesco dopo la Messa di Pentecoste.
Si sia trattato o no di esorcismo, o di qualsiasi altra preghiera, quello che ho notato è stato il rigetto dell’evento da parte dell’opinione pubblica. 
Il rifiuto del papa esorcista mi è subito sembrato conseguenza di due atteggiamenti diffusi nella nostra epoca: 1) Accettazione del male come qualcosa di inevitabile che è originariamente nelle cose. Tale teoria esclude l’esistenza del demonio, perché è un essere personale che tramite libera e consapevole scelta ha definitivamente rifiutato Dio; 2) Rifiuto di qualsiasi autorità.
Il Papa, o meglio, la Chiesa quale autorità avrebbe per liberare l’uomo dal male? Nel libro di don Cantoni viene spiegato proprio l’atteggiamento cristiano verso il problema del male, del peccato e degli angeli ribelli.
Per la Bibbia l’origine del male non è in Dio.

Narrandoci la creazione, il libro della Genesi insiste che ciò che viene creato, è “cosa buona”. L’uomo fa il male perché si lascia tentare. Ma chi lo tenta? Dio ha creato gli angeli, esseri puramente spirituali, ma alcuni di questi, nonostante sapessero la drammatica conseguenza del loro gesto, hanno rifiutato Dio. In che consiste questo rifiuto? 
Ossia il rifiuto della grazia di Dio, “il raggiungimento del fine soprannaturale con le sole forze della natura” (Cantoni, pag. 35).
È realizzare se stessi con le sole nostre forze, come se fossimo dei, come se ci fossimo fatti da soli. Ecco chi è il serpente che tenta l’uomo: un angelo che si vuol fare simile a Dio con le sue sole forze. Ma questo “è lo stesso peccato che Satana suggerisce all’uomo: la similitudine con Dio non accettata come dono, ma ottenuta con un proprio sforzo non sottomesso all’azione di Dio”.
Questo ragionamento del voler fare tutto da soli, assomiglia a quello di coloro che vedono nella Chiesa una imposizione esterna, una istituzione inutile alla salvezza, qualcosa che sa imporre solo regole ma non c’entra nulla con la ricerca di Dio. In realtà, come ha detto il Papa nell’Udienza Generale del 29 maggio 2013, la parola ekklesia significa convocazione e infatti, per sua iniziativa, tramite la Chiesa, «Dio ci convoca, ci spinge ad uscire dall’individualismo, dalla tendenza a chiudersi in se stessi e ci chiama a far parte della sua famiglia».
Infatti “Dio ci ha creati perché viviamo in una relazione di profonda amicizia con Lui, e anche quando il peccato ha rotto questa relazione con Lui, con gli altri e con il creato, Dio non ci ha abbandonati. Tutta la storia della salvezza è la storia di Dio che cerca l’uomo, gli offre il suo amore, lo accoglie”.
Viene da chiedersi, perciò, come fa a conoscere Gesù chi dice di poter far a meno della Tradizione e del Magistero della Chiesa? Negare la Chiesa non è presumere di poter alla fine salvarsi da soli? Non è chiudersi in se stessi e compiacersi “della propria perfezione e bellezza senza aprirsi a ciò che la supera”, come il più luminoso di tutti gli angeli (Cantoni, ibid.)?

Purtroppo oggi questa mentalità è diffusa, tanto che anche l’amore per il prossimo è talvolta concepito come uno specchio: io amo l’altro per piacere, perché mi fa stare bene. È sempre l’io il protagonista dell’amore. Gesù invece nel Getsemani ha scelto per amore di sottomettersi alla volontà del Padre fino alla morte in croce. Come ricorda il papa «la linfa vitale è l’amore di Dio che si concretizza nell’amare Lui e gli altri, tutti, senza distinzioni e misura. La Chiesa è famiglia in cui si ama e si è amati».
Un amore quindi non ripiegato nell’io, ma il dono completo di se stessi. 
Il peccato non è altro che il rifiuto di questo amore. Per orgoglio l’uomo non vuole vincoli, vuole realizzarsi da solo. Ma questo comporta il rimanere a terra, rimanere schiavi di mille tentazioni. L’uomo rifiuta di adorare Dio, ma sceglie di adorare un’infinità di idoli.
Nell’eternità o bruceremo mortalmente per amore di noi stessi, o bruceremo di vera vita per amore di Dio. 
Il primo passo, perciò, è riconoscersi umilmente peccatori, e in questo modo aprirci all’amore di Dio, perché, una volta riconosciutisi peccatori abbiamo, dice il Papa, un luogo dove rifugiarci: la Chiesa, tramite il sacramento della confessione. Infatti «Quando noi ci accorgiamo di essere peccatori, troviamo la misericordia di Dio, il quale sempre perdona. Non dimenticatelo: Dio sempre perdona e ci riceve nel suo amore di perdono e di misericordia»

lunedì 19 gennaio 2015

LA VITA CONTINUA.

RICOMINCIARE E' COME RINASCERE.

Ricominciare sempre.

‘Ricominciare sempre come l’alba
che canta al nuovo giorno la speranza.
Ricominciare sempre come il mare
che torna sulla sabbia a cancellare.
Ricominciare sempre come il sole che in acqua viva i ghiacciai dissolve.
Ricominciare senza ricordare che abbiamo ancora un giorno per rischiare.

sabato 17 gennaio 2015

Significato di una scia di luce.

Con la nostra vita tracciare una scia di luce.


















Che cosa vuol dire «rimanere nell'amore», nella nostra giornata? possiamo intendere il non fare nulla che sia contro l'amore; e sarebbe già qualcosa. Ma evidentemente questa espressione indica qualcosa di più di positivo, di dinamico: l'amore per Dio e per ogni uomo ci spinge, a prodigarci in piccole o grandi azioni, con crescente fantasia.


All'inizio, magari, riusciamo a ricordarci e a rimanere in questa realtà solo per brevi attimi. Ma già questo è importante, perché è come se dovessimo tracciare con la nostra vita una scia di luce.
Quel che si aspetta Dio da noi, più che grandi atti di virtù o imprese eroiche, è proprio il nostro amore per Lui, che si trabocca sugli uomini. 




Il nostro amore può essere rivolto a Dio o agli uomini. Ci sono mille circostanze che ci possono far uscire da questa realtà. Ad esempio, quando ci avviciniamo a qualcuno pieni di buona volontà e con tutto l'amore di cui siamo capaci, ed è sempre una ferita dura se riceviamo in risposta odio, antipatia, o anche solo indifferenza. Oppure ci può succedere che venga mal interpretato quello che noi facciamo; e nascono incomprensioni. Non è facile allora ricordarsi che, indipendentemente da ogni possibile chiarimento, quel che vale è, comunque, «rimanere in Dio».



Molti di noi hanno conosciuto maldicenze, insulti, prese in giro e imbrogli di ogni tipo. 
Molti sanno cosa significhi l'orgoglio ferito, l'umiliazione, la voglia di ripagare con la stessa moneta, o la rabbia sorda dell'impotenza. 


Ma chi riesce a «rimanere nell'amore» impara a perdonare, a rendere bene per male, a pregare per chi ci perseguita, e a dare il doppio di quello che ci viene chiesto, a vivere insomma tutto il Vangelo. E allora sperimentiamo la gioia di essere in Dio.


mercoledì 7 gennaio 2015

2015 BUONI FRUTTI E TANTE SODDISFAZIONI...

A tutti, benevolenza!


UN ANNO 2015 SORPRENDENTE.

 
 
ALCUNE REGOLE SAGGE PER COSTRUIRE LA PACE NEL MONDO INCOMINCIANDO DALLE  PERSONE VICINE A NOI.
Al nemico dona perdono
All’avversario, tolleranza!
Ad un amico, il tuo cuore!
Ad un cliente, servizio!
A tutti, benevolenza!
Ad ogni bambino, buon esempio!
A te stesso, rispetto!
AUGURI PER IL NUOVO ANNO 2015, PERCHE’ SIA RICCO DI FRUTTI E SODDISFAZIONI.