domenica 24 aprile 2011

Buona Pasqua!



Nell’Antico Oriente era usanza che i re designassero se stessi come pastori del loro popolo. Questa era un’immagine del loro potere, un’immagine cinica: i popoli erano per loro come pecore, delle quali il pastore poteva disporre a suo piacimento.
Mentre il pastore di tutti gli uomini (Gesù), il Dio vivente, è divenuto lui stesso agnello, si è messo dalla parte degli agnelli, di coloro che sono calpestati e uccisi.
Proprio così Egli si rivela come il vero pastore:
«Io sono il buon pastore. Io offro la mia vita per le pecore», dice Gesù di se stesso.
 Non è il potere che redime, ma l’amore!
Questo è il segno di Dio: Egli stesso è amore. Quante volte noi desidereremmo che Dio si mostrasse più forte. Che Egli colpisse duramente, sconfig-gesse il male e creasse un mondo migliore. Tutte le ideologie del potere si giustificano così, giustificano la distruzione di ciò che si opporrebbe al progresso e alla liberazione dell’umanità.
Noi soffriamo per la pazienza di Dio. E nondimeno abbiamo tutti bisogno della sua pazienza. Il Dio, che è divenuto agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori.  (Benedetto XVI)

Buona Pasqua!
p. Paolo – p. Andrea

Nessun commento:

Posta un commento