sabato 23 agosto 2014

RICORDARSI DI SORRIDERE. ED ESSERE CONTENTI.

Il contagio della gioia

molto triste vedere una gioventù sazia ma debole", incapace di "respingere le tante offerte a basso prezzo" che le vengono proposte. È necessario che i giovani imparino a riscoprire il coraggio della felicità, della gioia e della sobrietà.
Lo scrive il Pontefice nel messaggio per la Giornata mondiale della gioventù 2014, il primo dei tre messaggi dedicati alle beatitudini evangeliche che scandiranno nei prossimi anni l'itinerario di preparazione al raduno internazionale in programma nel 2016 a Cracovia. Il Santo Padre tra l'altro annuncia la sua decisione di proclamare Giovanni Paolo II patrono delle giornate mondiali delle quali è stato l'iniziatore.
Nel messaggio, il Papa ricorda ai giovani che Gesù ha mostrato il cammino da seguire, incarnando le beatitudini in tutta la sua vita: vivere le beatitudini oggi è una vera e propria sfida a seguire Cristo andando contro corrente e testimoniandone la novità rivoluzionaria.
Papa Francesco spiega quindi cosa significa essere poveri in spirito, entrando nel cuore del tema della prossima Giornata: scegliere "una via di spogliazione e di povertà", quella stessa scelta da Gesù. E il Pontefice mostra come esempio da seguire su questa strada, san Francesco d'Assisi. I giovani cristiani quindi sono chiamati "ad abbracciare uno stile di vita evangelico segnato dalla sobrietà".
Il Papa sottolinea poi il legame profondo tra il tema della Giornata di Rio - "Andate e fate discepoli tutti i popoli" - e la beatitudine dei poveri in spirito. Infatti, spiega, "la povertà evangelica è condizione fondamentale affinché il Regno di Dio si diffonda"; spesso "dai cuori più semplici scaturisce la gioia autentica che è il motore stesso dell'evangelizzazione". Il Santo Padre ricorda infine il trentesimo anniversario della consegna ai giovani della croce del giubileo della redenzione, che ricorrerà il prossimo 22 aprile. "Proprio a partire da quell'atto simbolico di Giovanni Paolo II - scrive - iniziò il grande pellegrinaggio giovanile che da allora continua ad attraversare i cinque continenti". 

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