Betlemme
è un piccolo paese a circa venti chilometri da Gerusalemme. Il suo nome
significa “città del pane” perché vi era la coltivazione dei cereali.
Il suo
nome è entrato nella storia antica perché in esso era nato il re Davide, il
fondatore del Regno di Israele.
Maria,
Giuseppe facevano parte della stirpe di Davide.
Come è
presentato nel presepio, il paesaggio era semplice, con case di contadini e di
pastori.
C’erano
colline ed una pianura, attraversata da un fiume.
Un
ponte collegava le due sponde.
C’era
un mulino ad acqua per la macinazione dei cereali.
Fra le
case c’erano anche piccoli laboratori artigianali.
Per il
lavaggio della biancheria c’era un trugolo ad acqua corrente.
Vi
giungono Giuseppe e Maria per obbedire al Censimento dell’Impero Romano.
Per
l’afflusso di tante persone non trovano posto nell’albergo.
Vedono
una grotta-stalla, probabilmente resto dell’ovile di Davide.
Dentro
la grotta c’era un bue, introducono l’asino usato per il viaggio da Nazaret.
Nella
notte nacque il Bambino Gesù, il Salvatore del mondo.
Viene
censito il Suo nome: dalla Sua nascita il tempo sarà indicato “prima di Cristo”
e “dopo Cristo”. Così è al centro della Storia umana.
Sui
monti gli Angeli annunciano ai pastori che vegliavano il loro gregge: “Oggi è
nato nella città di Davide il Salvatore, che è il Messia. Lo troverete in
fasce, adagiato in una mangiatoia”.
I
pastori andarono in fretta e trovarono Maria, Giuseppe e il Bambino adagiato
nella mangiatoia. “Fu grande la loro gioia e glorificavano e lodavano Dio per
tutto quanto avevano udito e visto”.
Nella
vallata del presepio ci sono tante pecore e tante persone: fra queste ci sei
anche tu. Adora il Bambino Gesù, venera la Madre Maria e il padre adottivo
Giuseppe.
A.Z.
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