Con la nostra vita tracciare una scia di luce.
Che cosa vuol dire «rimanere nell'amore», nella nostra giornata? possiamo intendere il non fare nulla che sia contro l'amore; e sarebbe già qualcosa. Ma evidentemente questa espressione indica qualcosa di più di positivo, di dinamico: l'amore per Dio e per ogni uomo ci spinge, a prodigarci in piccole o grandi azioni, con crescente fantasia.
All'inizio, magari, riusciamo a ricordarci e a rimanere in questa realtà solo per brevi attimi. Ma già questo è importante, perché è come se dovessimo tracciare con la nostra vita una scia di luce.
Quel che si aspetta Dio da noi, più che grandi atti di virtù o imprese eroiche, è proprio il nostro amore per Lui, che si trabocca sugli uomini.
Il nostro amore può essere rivolto a Dio o agli uomini. Ci sono mille circostanze che ci possono far uscire da questa realtà. Ad esempio, quando ci avviciniamo a qualcuno pieni di buona volontà e con tutto l'amore di cui siamo capaci, ed è sempre una ferita dura se riceviamo in risposta odio, antipatia, o anche solo indifferenza. Oppure ci può succedere che venga mal interpretato quello che noi facciamo; e nascono incomprensioni. Non è facile allora ricordarsi che, indipendentemente da ogni possibile chiarimento, quel che vale è, comunque, «rimanere in Dio».
Molti di noi hanno conosciuto maldicenze, insulti, prese in giro e imbrogli di ogni tipo.
Molti sanno cosa significhi l'orgoglio ferito, l'umiliazione, la voglia di ripagare con la stessa moneta, o la rabbia sorda dell'impotenza.
Ma chi riesce a «rimanere nell'amore» impara a perdonare, a rendere bene per male, a pregare per chi ci perseguita, e a dare il doppio di quello che ci viene chiesto, a vivere insomma tutto il Vangelo. E allora sperimentiamo la gioia di essere in Dio.
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